“Che cos’e’ il cervello umano se non un palinsesto immenso e naturale? Il mio cervello ed anche il tuo,lettore.Strati innumerevoli d’idee,d’immagini,di sentimenti,si sono depositati di volta in volta sul vostro cervello,piano piano,come la luce.E’ sembrato che ognuno avesse sepolto il precedente,ma nessuno in realta’ e scomparso”.Tuttavia,tra un palinsesto che comprende,posta l’una sull’altra,una tragedia greca,una leggenda di monaci e una storia cavalleresca,e il palinsesto divino creato da Dio,che e’ la nostra smisurata memoria,c’e’ questa differenza che,nel primo e’ presente una specie di caos fantastico,grottesco,una collisione di materiali eterogenei,mentre nel secondo la fatalita’ del temperamento mette necessariamente armonia tra i piu’ disparati elementi.Incoerente che fosse una sola esistenza,non turberebbe l’unita’ umana.Se si potessero risvegliare tutti gli echi della memoria,essi formerebbero un concerto,piacevole o doloroso ma logico e senza dissonanze…
Charles Baudelaire 1860.
Charles Baudelaire 1860.