Eroi ed altre favole digitali

Eroi ed altre favole digitali

venerdì 10 agosto 2012

" Letture Estive "

" Se sono cio’ che sono e non cio’ che ho,nessuno puo’ privarmi ne’ della mia sicurezza ne’ del mio senso di identita’,e neppure minacciarlo di farlo.Il mio centro e’ dentro di me; la mia capacita’di essere e di esprimere i miei poteri essenziali e' parte integrante della mia struttura caratteriale e da me dipende.Questo vale per i processi normali dell’esistenza anche se,naturalmente,non per circostanze quali legati a una malattia che renda invalidi,alla tortura,o ad altri casi di forti costrizioni esterne.
Mentre l’avere si fonda su qualcosa che l’uso diminuisce,l’essere viene incrementato dalla pratica. (Il “roveto ardente” che non viene consumato dalle fiamme e’ il simbolo biblico di questo apparente paradosso.).I poteri della ragione,dell’amore,della creazione artistica individuale,insomma tutti i poteri essenziali,crescono grazie al processo del loro esprimersi.Cio’ che si spende non va perduto,ma al contrario va perduto cio’che si conserva.L’unica minaccia alla mia sicurezza nella condizione dell’essere risiede in me stesso:nella mancanza di fede nella vita e nelle mie capacita’ creative;in tendenze regressive; nella pigrizia interiore e nell’aspirazione che siano gli altri a provvedere alla mia vita.Si tratta pero’ di pericoli che non sono inerenti all’essere,mentre il pericolo di perdere e' inerente all’avere ".



Erich Fromm 1956

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